Un edificio che unisce radici romaniche e gusto neoclassico, scrigno di opere pittoriche preziose.
CURIOSITÀ
Di origine romanica, la Chiesa di San Lorenzo fu completamente ricostruita in forme neoclassiche nel 1785. La sua facciata semplice, a capanna, è scandita da lesene piatte; l’interno si sviluppa in un’unica navata, dove spiccano due altari in stucco con colonne e capitelli ionici.
L’elemento di maggior pregio è il ciclo di dipinti del Maestro di Marradi, pittore attivo tra il 1498 e il 1513, allievo di Domenico Ghirlandaio. Il suo nome deriva da cinque opere originariamente collocate nella Badia di Marradi, oggi conservate per motivi di sicurezza nella chiesa parrocchiale.
Tra queste spiccano il polittico centrale con la Madonna in trono col Bambino, accompagnata da San Lorenzo e San Giovanni Evangelista, la Madonna della Misericordia, Santa Reparata e altri santi. Completano il percorso la scena del Martirio di San Sebastiano e il dipinto con San Giovanni Gualberto, fondatore dell’Ordine dei Vallombrosani, raffigurato su un trono drappeggiato pronto a salire alla gloria celeste.
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